E' vero che, prima dei nostri tempi, in Italia esisteva solo il tango liscio?
In realtà l'idea che abbiamo comunemente di cosa fosse il ballo in Italia nei tempi passati è confusa, e spesso non corrisponde al vero. La verità è che l'epoca della disco-music ha spazzato via una cultura del ballo sociale che in Italia esisteva fin dal tardo Ottocento e che andava ben oltre i confini del liscio Romagnolo.
Pochi sono gli studiosi che finora si sono occupati della storia del tango in Italia.
Tra questi il prof. Enrique Camara, docente di etno-musicologia all'Università di Valladolid, che ha effettuato un approfondito studio sul tango italiano e nell'intervista che ci ha rilasciato ha aperto la porta ad infiniti approfondimenti.
Nelle nostre ricerche andiamo ogni mese a recuperare documenti originali che ci parlano di come ballassero i nostri bisnonni.. e spesso si parla anche di tango Argentino.
Uno dei settori di ricerca più interessanti è il contributo Italiano alla musica del tango Argentino. Tutti sappiamo che molti dei direttori d'orchestra di tango che più amiamo portavano un cognome Italiano; e nessun Argentino negherebbe mai l'importanza dell'apporto della cultura emigrante (soprattutto Italiana) nello sviluppo del tango, specialmente nelle sue fasi iniziali.
Ciò che non è noto a tutti, invece, è che musicisti Italiani si cimentarono nel tango anche in Italia, sia nell'esecuzione di tanghi Argentini, sia nella composizione di nuovi tanghi sul modello di quelli Argentini.
Dei tanghi più antichi, degli anni dieci, rimangono solo alcuni spartiti in biblioteca: ma grazie all'aiuto del pianista Fabrizio Mocata abbiamo potuto dare nuova vita a questa musica dimenticata ed ascoltare le melodie originali del tango "tano".
Potete ascoltare una selezione di tanghi italiani interpretati da Mocata seguendo questo link.
Diverso il discorso per gli anni '30-'40, anni in cui l'industria discografica dava ampio spazio alla musica leggera e scorrendo i cataloghi dei vari produttori/distributori possiamo notare una massiccia presenza di tango, sia importato dall'estero che registrato da orchestre italiane.
Questi tanghi erano di due tipi: tango-canzone (chi non ricorda i celeberrimi Violino tzigano e Tango delle capinere?) che non erano altro che canzonette... suonate a ritmo di tango ed erano orientate al successo radiofonico e non al ballo; e poi c'erano invece brani ballabili, normalmente solo strumentali, interpretati da orchestre che spesso si davano l'appellativo di "Argentine".
E sono questi ultimi, che il tempo ha finora condannato all'oblio, quelli che riservano le sorprese più interessanti. Nel corso della nostra trasmissione proponiamo tanghi originali a 78gg di orchestre dimenticate come quelle di Michele Ortuso, Pierino Codevilla, Cinico Angelini, Pippo Barzizza ed il grandissimo Gorni Kramer, grande amante del tango.
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