La velocità dei 78gg; Juan D’Arienzo 1935; Il tango nuevo; La mugre sagrada; Il tango in ispanoamerica; Il barrio di Bajo Belgrano
In questa trasmissione:
🔸 Enrique Binda illustra come e perché il repertorio a 78gg spesso risulta accelerato
🔹 Lidia Ferrari ci parla dello stile di ballo detto “tango nuevo” quando non era ancora chiamato così
🔸 Monica Maria Fumagalli ci parla del Barrio di Bajo Belgrano con le parole di Francisco García Jiménez
🔹 Franco Finocchiaro ci illustra l’evoluzione dello stile di Juan D’Arienzo fino al 1935
🔸 Marco Castellani legge per noi il suo brano "La mugre sagrada", dedicato a Daniel Melingo
🔹 Davide Baroncini ci racconta la storia del tango nei paesi ispanoamericani come Messico, Venezuela, Bolivia
"A che velocità sono stati registrati i 78 giri? Se ci riferiamo ai dischi messi in vendita da anni '40 in poi, la risposta è ovvia: a 78 giri al minuto. Ma in precedenza i dischi erano registrati con velocità che variavano da 73 a 80 giri al minuto. Quindi, se riproduciamo questi dischi a 78 giri, alcuni potrebbero suonare più veloci del dovuto ed altri più lenti, producendo alterazioni di tempo, tonalità, tessitura vocale e timbri strumentali rispetto a quella che era l'esecuzione originale dell'orchestra."
A partire da questa trasmissione abbiamo l’onore di ospitare il Prof. Enrique Binda, accademico titolare dell’Academia Nacional del Tango fin dal 1971, dove ha coperto i ruoli di membro del consiglio direttivo e professore del corso “Guardia Vieja y Década del ‘20”.
Enrique è l’autore, assieme ad Hugo Lamas, del fondamentale libro “El tango en la sociedad porteña 1880-1920” e di diversi articoli specialistici sulla storia del tango. Potete leggerne alcuni su Todo Tango.
Ricercatore, collezionista e restauratore di 78 gg anteriori al 1935, ed autore di discografie di questo periodo, in questo intervento per Radio Crossover Tango Enrique illustra i motivi tecnici per cui una parte del repertorio tanguero restaurato dai vecchi 78 giri spesso suona in modo innaturale o più veloce del dovuto.
"Le parole del poeta ci raccontano di come la fresca brezza della pampa diffonda per il quartiere la gioia e le risate provenienti dalle molte scuderie di cavalli: più di trenta, per la precisione, sorte tutte in seguito all'inaugurazione dell'ippodromo nazionale, anno 1887. Si tratta di uno sport molto legato al tango: una vera passione per tangueros illustri, primo fra tutti Carlos Gardel."
Monica Maria Fumagalli prosegue il suo "tour" in musica per i quartieri di Buenos Aires. In questa trasmissione illustra i contenuti del tango "Bajo Belgrano", di Francisco García Jiménez ed Anselmo Aieta: un tango dedicato all'omonimo quartiere ed.. ai cavalli.
"In Bolivia i dischi di tango viaggiavano assieme alle spedizioni di materiali per le miniere d'argento di Potosí, la città più ricca del tempo, e da lì si spostavano nella capitale La Paz, dove sin dagli anni venti si ballava tango all'hotel Torino, fondato nel 1917 da un emigrante italiano proveniente, appunto, dal capoluogo Piemontese. Nel 1926 in Bolivia si vendevano dischi di genuini tanghi Argentini, ossia quelli eseguiti da Canaro, Firpo, De Caro o Maffia."
Davide Baroncini prosegue il suo excursus nella storia mondiale del tango, alla scoperta di tutti i Paesi che hanno dato accoglienza alla musica criolla. Questa volta ci parla dei diversi Paesi ispanoamericani, tra cui Messico, Ecuador, Venezuela, Bolivia, Perù, Portorico.
"...uno dei primi insegnanti che ho avuto è stato Gustavo Naveira con Olga Besio. Erano tempi in cui la pratica di Cochabamba riuniva alcuni di quelli che sarebbero poi diventati maestri del tango milonguero, o del tango nuevo. Ma a quel tempo non c'era il tango nuevo. Gustavo Naveira stava studiando, osservando milongueros come Tete e molti altri, imparando da tutti e facendo ricerche con Chicho Frumboli e Fabiàn Salas. Da quegli studi emerse qualcosa che solo dopo si è chiamato tango nuevo."
Lidia Ferrari prosegue la sua analisi dell'evoluzione degli stili di tango raccontando la nascita dello stile di ballo chiamato oggi "tango nuevo" e la sua relazione con gli altri stili.
"...di certo i libri di storia del tango sono concordi nell'attribuire a D'Arienzo il merito di portare una nuova curiosità che riaccenderà il desiderio di ballare il tango inaugurando un vero e proprio fenomeno di massa dal 1935. In aggiunta è opinione diffusa indicare il modo nervoso e rapido di suonare del pianista Rodolfo Biagi come ispiratore dell'idea di riprendere un tempo energico e rapido, all'inclinazione picaresca riservata dai musicisti della guardia vieja nello spirito dei loro tangos."
Franco Finocchiaro prosegue il ciclo di interventi dedicati all'evoluzione dell'orchestra e dello stile di Juan D'Arienzo, analizzando con differenti esempi il passaggio dal suo stile, partendo dalla fine degli anni '20 per arrivare a quel 1935 in cui rivoluzionò il mondo del tango riportando il ritmo ad un ruolo da protagonista.
"Faccia segnata, voce di bitume e vetri rotti, gioco di mani, presenza teatrale, tutti gli elementi dicevano che era una vecchia volpe della vita e dei suoi vari palcoscenici. Una volta si scherzava dicendo che il futuro del tango era il jazz, ora si può dire che il nuovo passato del tango è il rock. Magari Troilo, se fosse nato cinquanta anni dopo, avrebbe suonato la Stratocaster."
Marco Castellani legge il suo articolo "La mugre sagrada", pubblicato nel 2010 sulla rivista del Premio Tenco in occasione dell'intervista con Daniel Melingo.
- Sigla iniziale e saluti
- De Angelis – Vieja luna
- Presentazione Enrique Binda
- Enrique Binda – Le velocità dei 78 giri
- Osvaldo Fresedo – Sollozos (1922) a 71 rpm
- Presentazione Lidia Ferrari
- Lidia Ferrari: lo stile di ballo “tango nuevo” quando non si chiamava ancora così
- Malerba – Encuentro
- Presentazione Davide Baroncini
- Davide Baroncini: il tango nei paesi ispano-americani
- Trio Argentino – Cama vacia
- Presentazione Monica Maria Fumagalli
- Monica Maria Fumagalli – Bajo Belgrano
- Presentazione Franco Finocchiaro
- Franco Finocchiaro – Lo stile di Juan D’Arienzo (seconda puntata)
- Juan D’Arienzo – El cachafaz
- Presentazione Marco Castellani
- Marco Castellani – La mugre sagrada
- Daniel Melingo – De todo y para dos
- Sigla finale e ringraziamenti
Grazie per l'intervento della maestra Come sempre la comunicazione quando è sapere diventa buon argentino Mi snnvenuti i brividi di verità da molti incopresa Rimanento bloccati ed asociali e solo chiusi ad uno stile di ballo Come ha detto la maestra la capacità il divertirsi il piacere di ballare deve essere variegato nei vari stili e rispettato per gusto e non per gruppi che decidono che il tango e uno solo modo di ballarlo Grazie complimenti
Grazie per l'intervento della maestra Come sempre la comunicazione quando è sapere diventa buon argentino Mi snnvenuti i brividi di verità da molti incopresa Rimanento bloccati ed asociali e solo chiusi ad uno stile di ballo Come ha detto la maestra la capacità il divertirsi il piacere di ballare deve essere variegato nei vari stili e rispettato per gusto e non per gruppi che decidono che il tango e uno solo modo di ballarlo Grazie complimenti
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